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La resistenza femminile durante i 21 anni di dittatura in Brasile


Marli ha visto un militare uccidere suo fratello. Il marito di Clarice è stato torturato e la sua morte spacciata per suicidio. Damaris è stata arrestata, torturata e costretta ad assistere all'uccisione di suo marito di fronte alla loro famiglia. Crimeia è stata un'attivista politica che si è unita alle forze armate di guerriglia.

Queste sono solo alcune delle vicende riportate in “Heroinas desta historia” (Eroine di questa storia), un libro di recente pubblicazione che racconta le esperienze di vita di 15 donne nel periodo della dittatura militare brasiliana [it]. La dittatura, iniziata con un colpo di stato nel 1964, è stata capeggiata da cinque presidenti militari nel corso di 21 anni e ha portato ad almeno 434 morti e scomparsi.

Il libro è la prima pubblicazione di un ampio progetto dell’Istituto Vladimir Herzog, che prende il nome da un giornalista [it] la cui uccisione per mano di agenti dell'esercito brasiliano è stata spacciata per suicidio. Sua moglie, Clarice Herzog, ha combattuto anni per smentire la versione ufficiale sulla morte di suo marito, e la sua figura è una delle “eroine” presenti nel libro.

Global Voices ha intervistato via email Tatiana Merlino, una dei coordinatori del progetto, sul ruolo delle donne durante la Resistenza e sul perché è importante parlare delle loro storie durante la presidenza di Bolsonaro.

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