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La giornata della memoria, un muro di libri per non dimenticare.


Un fiore appassito è tutto ciò che rimane di quei campi di sterminio, orrori inimmaginabili si sono consumati all'interno di quelle mura. Nessuno mai potrà capire le sensazioni provate dentro quei cancelli, se non per le testimonianze di pochi, tralasciate grazie a migliaia di pagine che rimarranno per sempre nella storia dell'umanità. Gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.» Un muro di libri per non dimenticare” è il titolo che quest’anno l’Amministrazione ha dato al programma di celebrazioni per la Giornata della Memoria, internazionalmente fissata il 27 gennaio di ogni anno, giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di sterminio di Auschwitz.

Dal giorno 22 gennaio (venerdì) al giorno 29 gennaio (venerdì), nella biblioteca comunale Giovanni Michelucci è stata allestita una ricchissima esposizione di libri sul tema dell'olocausto e delle dittature naziste, L’esposizione, consultabile da tutti gli utenti della biblioteca, è posta nei pressi dell’ingresso, così da essere visibile anche dalla piazza Agenore Fabbri.

Questa non è la prima volta che accade, questo perché il dolore trasmesso in quasi un secolo di indiscrezioni, è rimasto impresso nel nostro dna, e lo rimarrà in quello dei nostri figli, nipoti e pronipoti : Il giorno 22 febbraio 2006 a Ferrara si è tenuta una conferenza incentrata sul tema della persecuzione degli ebrei ferraresi a partire dal 1938. In tale occasione è stato ricordata la figura di Renzo Ravenna, già podestà della città e dimissionario dal marzo di quell'anno e di molte altre personalità che sino poco prima avevano ricoperto cariche pubbliche e poi si erano dimesse volontariamente o erano state espulse, come Gino Minerbi, Felice Bassani, Guido Tedeschi, Emilio Teglio e numerosi altri.

  • Nel 2010 a Napoli l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e il Centro di Studi Ebraici hanno organizzato una serie di giornate di studio sulle leggi razziali presso l'Archivio di Stato di Napoli con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali.

  • A Roma nel 2017, come da tradizione, il comune ha presentato una serie di iniziative per ricordare la giornata. Le persecuzioni contro la comunità ebraica toccarono pesantemente la capitale, in particolare con il rastrellamento del ghetto di Roma. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Virginia Raggi e la presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello.

  • Il comune di Bologna, nel 2018, ha organizzato una serie di eventi e manifestazioni per ricordare l'evento.

  • Milano tradizionalmente ricorda le vittime dell'Olocausto e delle vicende legate al binario 21. Nelle celebrazioni del 2019 c'è stata la deposizione di una pietra d'inciampo per Luigi Vacchini. Parlando in un senso più internazionale possiamo ricordare che Fino al 1º gennaio 2019, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme, riconosceva 27.362 persone come "Giusti tra le Nazioni", cioè non ebrei che durante l'Olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati.

Esiste anche una Giornata europea dei Giusti che, sull'esempio del riconoscimento dato da Yad Vashem ai non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Shoah, ricorda le figure esemplari che si sono battute e si battono contro tutte le persecuzioni e in difesa dei diritti umani. Il 10 maggio 2012 il Parlamento europeo ha istituito[18], su proposta di Gariwo la foresta dei Giusti, la Giornata europea dei Giusti per il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, che per 25 anni è stato presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem.

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” “Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti.”

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