Sono sicuro che la vostra perspicacia vi sarà di conforto, quest'uomo non ha bisogno di presentazione qui nella nazione a forma di stivale, e chissà forse anche all'estero. Carlo Verdone è famoso a noi tutti per essere un brillante attore, regista, sceneggiatore e in pole position un mitico comico. Ci siamo sbellicati da matti con i suoi film, i primi insieme al cognato Christian De Sica e la sorella Giulia Verdone, ma forse in pochi sanno che le sue doti non terminano dietro una cinepresa, continuano bensì riversandosi dolcemente sulle pagine di un libro. Molti attori o personaggi famosi approfittano dell'onda del successo per scrivere un libro che sarà presto gettato nel dimenticatoio, eppure il nostro Carletto ha saputo stupirci in tutto e per tutto. Ricordiamoci del suo esordio "LA CASA SOPRA I PORTICI", in questo libro decide di raccontare i suoi ricordi più importanti di quando era fanciullo e giovane esordiente alla regia. La sua casa sui portici in Via Lungotevere dei Vallati n. 2, che presto sarebbe dovuta tornare nelle mani del Vicariato della Santa Sede, è stata per il regista fin da piccolo il teatro di tutti i suoi incontri con attori, registi e critici cinematografici degli anni Cinquanta - Sessanta, a partire da Federico Fellini a Cesare Zavattini, da Pier Paolo Pasolini ad Alberto Sordi, considerato da Verdone come un secondo padre. Il padre, il critico cinematografico Mario Verdone accompagnava i figli Carlo, Luca e Silvia, futura moglie di Christian De Sica, in molte mostre e ricevimenti, in uno dei quali Carlo conobbe Sordi e Vittorio De Sica. Grazie all'inaspettato successo derivato dal suo primo libro autobiografico ha deciso di non dare nulla per scontato. Racconta in un'intervista che proprio durante il duro periodo di "reclusione" in casa a causa del lockdown nazionale, ha per caso riaperto uno scatolone colmo di ricordi, questa è stata decisamente la spinta necessaria per compiere il suo secondo grande passo come scrittore. Le pagine, ancora non anticipate, torneranno sull’argomento del rapporto con i genitori, sul tempo speso insieme ai figli – Giulia e Paolo - sui primi set, ma anche su teneri ricordi giovanili quasi contrapposti alla vita da artista famoso e le collaborazioni con le celebrità. Su tutto la straordinaria attenzione/ispirazione per i personaggi della vita reale e della sua Roma così spesso ritrovati nei suoi film.
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